La città fantasma, il Sanatorio de Abades

Dopo essere venuti a conoscenza di questo luogo misterioso, tempo fa decidemmo di visitare il Sanatorio de Abades, un insieme di 40 edifici abbandonati tra la città di Abades e Punta de Abona.

Questo luogo è meglio conosciuto come la “Valle dei lebbrosi”, perché progettato e costruito per curare i malati di lebbra negli anni ’70.

Storia del Sanatorio

Nel 1943, a causa della seconda guerra mondiale e dei continui blocchi militari, le Isole Canarie rimanevano spesso isolate, lasciandole senza forniture mediche. Per questo motivo, si diffusero molte malattie tra cui la lebbra.

Il Cabildo de Tenerife commissionò, dunque, la costruzione di un’area in cui ospitare i malati.

Il Sanatorio contiene 40 edifici abbandonati con un’imponente architettura in stile franco, tra cui una caserma, un ospedale, un crematorio ed una chiesa.

Il progetto, però, fu abbandonato quando l’arrivo di nuove medicine consentì il trattamento efficace di questa malattia e in seguito divenne terra per pratiche militari. Quest’area è stata smilitarizzata e successivamente venduta a un proprietario italiano nel 2002 per creare un complesso turistico, ma la legge di moratoria del 2003 congelò ogni progetto.

Lo stato del Sanatorio de Abades ad oggi

Sanatorio de Abades
Dettaglio del Sanatorio de Abades

Sfortunatamente, questo luogo è in totale abbandono. Ho trovato, infatti, molta immondizia, graffiti e macerie. I colori degli edifici sono molto cupi, tanto da mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Di solito, viene utilizzato come punto di incontro per gli appassionati di fotografia, di paintball e rave notturni.

La leggenda del Sanatorio de Abades

Chiesa del Sanatorio de Abades

Come ogni “Città Fantasma”, non mancano, inoltre, racconti del terrore e leggende popolari; molti parlano di avvistamenti alieni e apparizioni del Diavolo, ma la storia più conosciuta riguarda quella in cui si narra di un signore che incontrò un bambino che chiedeva un passaggio.

Seguendo le indicazioni del ragazzino, raggiunsero la chiesa abbandonata. L’uomo, sorpreso, chiese al bambino se il luogo fosse quello giusto, ma quando si girò per guardarlo, il piccolo non c’era più. L’anziano, dunque, ebbe un malore e si accasciò sul volante della sua auto. Da allora, raccontano di avvistamenti dell’anziano signore che tiene la mano del bambino.

Le mie sensazioni

Quando abbiamo deciso di visitare la città fantasma, non sapevo cosa avremmo trovato. Avevamo letto qua e là notizie sul sanatorio e la sua storia e ci aveva incuriosito.

Abbiamo avuto difficoltà a raggiungerlo perché, anche se si chiama “Sanatorio de Abades” dalla città omonima non ci si arriva. Abbiamo provato quindi a raggiungerlo dalla Punta de Abona e siamo arrivati in una strada sterrata. Volendo si può proseguire in macchina fino alle porte del sanatorio, ma noi abbiamo preferito fare una passeggiata.

Appena giunti a destinazione, abbiamo trovato una specie di arco con una sbarra in cui si comunica che l’area è proprietà privata. Siamo entrati ugualmente e abbiamo trovato la desolazione di una città completamente in disuso. Molta spazzatura, tantissimi graffiti ed edifici sparsi, alcuni con le macerie, altri ancora in costruzione.

Per gli amanti della fotografia sicuramente è un posto che attrae, anche se metteva inquietudine percorrere quelle strade sterrate ed in totale abbandono.

La visita è terminata con l’arrivo alla chiesa nella piazza principale, in cui è presente un’enorme Croce in pietra e alcuni graffiti. Un’esperienza, dunque, che trasmette soggezione, ma allo stesso tempo affascinante.

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Elena Vizzoca

Ciao! Mi chiamo Elena e sono una fotografa freelance. Ho seguito manifestazioni sportive nazionali e internazionali, concerti, spettacoli e moda. La mia passione per i viaggi mi ha portato ad ampliare il mio sito fotografico, inserendo la sezione travel, dove, attraverso le mie foto, racconto le mie esperienze di viaggio e le mie emozioni.

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